Nel post di oggi vogliamo trattare l’argomento della tutela dell’identità digitale nell’era digitale, un tema di crescente rilevanza per professionisti come doppiatori, attori, politici e showman, ma anche per il cittadino comune. Un esempio recente di quanto sia attuale e rilevante questo problema è lo sciopero degli attori di Hollywood, che si sono sentiti minacciati dall’arrivo delle nuove tecnologie capaci di clonare la loro immagine e voce. La nostra identità è ciò che ci rende unici, ma con l’avvento delle intelligenze artificiali, si è aperta la possibilità di clonare non solo l’aspetto fisico di una persona, ma anche la sua voce, le sue espressioni, fino a creare dei veri e propri deep fake. Questi ultimi sono riproduzioni digitali così sofisticate da sembrare reali, capaci di replicare l’immagine di una persona in contesti che non ha mai autorizzato o addirittura immaginato.
Tutela dell’Identità Digitale: una nuova opportunità
Per gli avvocati, questo rappresenta una nuova frontiera del diritto: la protezione dell’immagine e dell’identità digitale. I clienti da tutelare sono numerosi e variegati, e le minacce alla loro immagine possono manifestarsi in modi diversi. Da un lato, c’è il rischio di sfruttamento negativo dell’immagine, come nel caso dei deep fake usati per manipolare l’opinione pubblica o danneggiare la reputazione di un individuo.
Tutela dell’identità digitale: l’esempio più clamoroso in negativo
Giorgia Meloni è stata vittima di un video deepfake a sfondo pornografico che è stato diffuso online. Due persone, un padre settantenne e suo figlio quarantenne, sono state accusate di aver condiviso il video nel 2020. Il video ha circolato in rete per diversi mesi, raccogliendo milioni di visualizzazioni. La premier Meloni ha denunciato i due prima di diventare Presidente del Consiglio e ora dovrà testimoniare in tribunale come parte offesa.
L’udienza si terrà il 2 luglio alle 13:00, presieduta dal giudice Monia Adami. La Meloni ha annunciato che chiederà un risarcimento danni di 100.000 euro, che intende devolvere in beneficenza a sostegno delle donne vittime di violenza.
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Questo caso evidenzia l’importanza di combattere la diffusione di contenuti deepfake dannosi e la necessità di supportare le vittime di tali abusi.
Quello di Giorgia Meloni è solo uno dei più eclatanti di una lunga ed infinita serie come riportato anche da questo articolo di Wired.
Tutela dell’identità digitale: assistenza per lo sfruttamento lecito
Dall’altro, esistono opportunità legate allo sfruttamento positivo dell’immagine clonata, come per esempio la creazione di contratti per l’uso autorizzato di riproduzioni digitali in ambiti pubblicitari o di intrattenimento.
Basti pensare all’ultimo capitolo della saga di Indiana Jones, intitolato “Indiana Jones e il Quadrante del Destino”, nel quale Harrison Ford è stato ringiovanito digitalmente per apparire come nel primo film della serie. Questo è stato possibile grazie a una tecnologia avanzata di “de-aging” che ha permesso di ridare all’attore l’aspetto che aveva 40 anni fa. Sicuramente per procedere sono stati stipulati precisi accordi in tal senso. Ma questo non è certo l’unico esempio. Se ne possono citare molti altri:
- Carrie Fisher è stata digitalmente ricreata come la Principessa Leia in “Rogue One: A Star Wars Story” e in “Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker” dopo la sua scomparsa.
- Peter Cushing, che interpretava il Grand Moff Tarkin, è stato riportato in vita digitalmente nello stesso film di “Star Wars: Rogue One”.
- Paul Walker, dopo la sua tragica morte, è stato digitalmente ricreato per completare le sue scene in “Fast & Furious 7”.
- Robert De Niro e Al Pacino sono stati ringiovaniti digitalmente nel film “The Irishman” di Martin Scorsese.
Questi sono solo alcuni esempi di come la tecnologia di clonazione digitale sia stata impiegata per vari scopi, come completare le performance di attori defunti, ringiovanire gli attori per interpretare versioni più giovani di se stessi, o addirittura creare personaggi completamente nuovi che assomigliano a persone reali.
La tecnologia dietro questi processi è in continua evoluzione e solleva questioni interessanti riguardo i diritti di immagine e la proprietà intellettuale, oltre a sfide etiche e legali. Le case di produzione e gli attori devono navigare in questi nuovi territori con attenzione, spesso attraverso negoziazioni contrattuali complesse e specifiche. Il ruolo degli avvocati quindi, può rivelarsi cruciale.
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Tutela dell’identità digitale: strategie di marketing per intercettare nuovi clienti
Gli avvocati possono utilizzare diverse strategie di marketing per intercettare potenziali clienti che necessitano di tutela dell’identità digitale:
- Creazione di contenuti: gli avvocati possono creare contenuti informativi e di valore su temi legati alla tutela dell’identità digitale. Questi contenuti possono essere condivisi sui loro siti web, blog o sui social media. Ad esempio, potrebbero scrivere articoli o post sui rischi dei deep fake, su come proteggere la propria immagine digitale, o su casi di studio riguardanti la tutela dell’identità digitale.
- Webinar e Seminari: gli avvocati possono organizzare webinar o seminari online per discutere di questi temi. Questi eventi possono aiutare a stabilire la loro autorità nel campo e a interagire direttamente con potenziali clienti.
- Networking: gli avvocati possono partecipare a eventi di networking, sia online che offline, per connettersi con potenziali clienti. Questo può includere conferenze, fiere, eventi di settore o incontri di networking locali.
- Collaborazioni: gli avvocati possono collaborare con altre aziende o professionisti che operano nel campo digitale. Questo può aiutare a raggiungere un pubblico più ampio e a creare relazioni reciprocamente vantaggiose.
- Campagne di marketing digitale: gli avvocati possono utilizzare strumenti di marketing digitale come la SEO, la pubblicità pay-per-click, il marketing sui social media e l’email marketing per raggiungere e coinvolgere il loro pubblico target.
In questo contesto, è fondamentale sviluppare strategie di marketing mirate per intercettare quei potenziali clienti che necessitano di tutela legale e come Maven Web Agency, ci impegniamo a fornire consulenza specializzata per navigare queste acque complesse.
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Tutela dell’identità digitale: considerazioni finali
La tutela dell’identità digitale è un campo in rapida evoluzione che presenta sia sfide che opportunità. Da un lato, la minaccia dei deep fake e l’uso non autorizzato dell’immagine di una persona richiedono una forte tutela legale. Dall’altro, l’uso lecito della clonazione digitale può offrire nuove opportunità nel campo dell’intrattenimento e della pubblicità. In entrambi i casi, il ruolo degli avvocati è fondamentale. Essi possono fornire consulenza legale, assistere nella negoziazione di contratti e offrire protezione legale in caso di abusi. Inoltre, con l’adozione di strategie di marketing efficaci, gli avvocati possono raggiungere un pubblico più ampio e intercettare potenziali clienti che necessitano di tutela dell’identità digitale.
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Alla prossima!
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